Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

    Consulenza Sicurezza Lavoro

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    Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Misure di prevenzione e protezione

    Assessment iniziale senza impegno
    Voi capite noi, noi capiamo voi

    Siamo disponibili ad avviare senza impegno le attività per la certificazione della vostra azienda, per consentire a voi di entrare nel merito del processo, e alla Memole di conoscere meglio l’azienda, le sue necessità e specifiche aspettative. Alla fine dell’assessment, saremo entrambi più consapevoli, ed in grado di valutare insieme l’impegno prevedibilmente richiesto per giungere al risultato.
    In ogni caso, la Memole non lavora “a tassametro”: a fronte dell’importo stabilito, i suoi consulenti supportano l’azienda fino al conseguimento della certificazione, a prescindere dalle giornate.

    Steps percorso certificazione – Supporto consulenziale

    1. Analisi del contesto interno ed esterno
    8%
    Si individuano i principali stakeholders aziendali, e quali sono i loro impegni e le aspettative nei confronti dell’azienda
    2. Screening delle prassi e dei flussi operativi dell’azienda
    13%
    Si analizza quanto la cultura aziendale ha consolidato in termini di pratiche, valorizzandone la qualificazione rispetto ai requisiti previsti dalla norma di riferimento
    3. Analisi dei rischi e delle opportunità
    16%
    Si analizzano i rischi di mancato rispetto dei requisiti della norma, non sufficientemente coperti dalle prassi aziendali, e le opportunità che potrebbero cogliersi con una migliore qualificazione delle prassi stesse
    4. Individuazione dei presìdi da adottare per la riduzione del rischio
    24%
    Per i rischi che non presentano sufficiente copertura,
    si individuano i presìdi adottabili, in
    termini di migliori controlli, più efficienti modalità operative ecc.
    5. Adeguamento dei processi aziendali
    29%
    I presìdi individuati vengono implementati nei processi aziendali
    6. Redazione della documentazione di sistema (manuale e procedure)
    40%
    I processi così qualificati sono descritti nella documentazione di sistema (manuale e
    procedure). Tale documentazione è approvata dalla direzione aziendale ed illustrata al
    personale
    7. Messa in esercizio del sistema
    49%
    Viene curata la concreta applicazione del sistema, intervenendo eventualmente con le
    revisioni che si rendessero necessarie
    8. Verifica dello stato di applicazione del sistema e di conformità ai requisiti della norma di riferimento
    70%
    Tramite cicli di audits interni, sull’intero sistema, se ne verifica lo stato di applicazione e la
    effettiva conformità alla norma di riferimento
    9. Scelta di un ente di certificazione
    82%
    Si individua l’ente accreditato, si presenta la domanda di certificazione e si pianifica l’audit
    10. Sostenimento dell’audit
    89%
    L’audit vede come protagonisti l’azienda nel suo complesso, e i suoi dipendenti, che devono dimostrare di possedere sufficiente conoscenza e competenza applicativa della norma e delle procedure di sistema.
    11. Conseguimento del certificato
    100%
    Il rapporto dell’auditor con la proposta di certificazione di conformità alla norma,
    indirizzata al comitato dell’ente, sancisce la conclusione dell’iter di certificazione

    Serie di misure di prevenzione e protezione per ridurre la possibilità di infortuni ai dipendenti

    La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in tutta quella serie di misure di prevenzione e protezione (tecniche, organizzative e procedurali), che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti), medico competente e dai lavoratori stessi.
    Le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni ai dipendenti dell’azienda, agli altri lavoratori, ai collaboratori esterni (subcontraenti) ed a quanti si trovano, anche occasionalmente, all’interno dell’Azienda. Misure di igiene e tutela della salute devono essere adottate al fine di proteggere il lavoratore, da possibili danni alla salute come infortuni sul lavoro e malattie professionali, nonché la popolazione generale e l’ambiente.
    In Italia, la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal D. Lgs. 81/2008 (conosciuto come Testo unico sulla sicurezza sul lavoro), entrato in vigore il 15 maggio 2008, e dalle relative Disposizioni correttive, ovvero dal “D. Lgs. 106/2009”. Questo decreto, che ha avuto molti precedenti normativi storici (risalenti al 1955 e 1956) ed altri più recenti (D.Lgs 626/1994), recepisce in Italia, le Direttive Europee (3 agosto 2007, n. 123) in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, coordinandole in un unico testo normativo, che prevede specifiche sanzioni a carico degli inadempienti.

    Figure del sistema sicurezza sul lavoro
    Di seguito sono riportate le principali figure coinvolte nel sistema di sicurezza aziendale previste dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i.:

    • Datore di Lavoro (DdL)
    • Medico Competente (MC)
    • Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
    • Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
    • Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
    • Lavoratore
    • Dirigente
    • Preposto.

    Misure generali di tutela e sicurezza

    Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:
    a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
    b) la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro;
    c) l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
    d) il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;
    e) la riduzione dei rischi alla fonte;
    f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
    g) la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio;
    h) l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
    i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
    l) il controllo sanitario dei lavoratori;
    m) l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti alla sua persona e l’adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
    n) l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
    o) l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
    p) l’informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
    q) l’istruzioni adeguate ai lavoratori;
    r) la partecipazione e consultazione dei lavoratori;
    s) la partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
    t) la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di buone prassi;
    u) le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
    v) l’ uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
    z) la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.

    Obblighi del datore di lavoro non delegabili

    • effettuare la valutazione dei rischi
    • nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
    • elaborare il piano di sicurezza

    Obblighi del datore di lavoro e del dirigente

    Il datore di lavoro, che esercita le attività e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:

    • nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo.
    • designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
    • nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
    • fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;
    • prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
    • richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;
    • inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;
    • nei casi di sorveglianza sanitaria, comunicare tempestivamente al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro;
    • adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
    • informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
    • adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento;
    • astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;
    • consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;
    • consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, copia del documento, anche su supporto informatico nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati, il documento è consultato esclusivamente in azienda;
    • elaborare il documento, anche su supporto informatico e, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il documento è consultato esclusivamente in azienda.
    • prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;
    • comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni;
    • consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
    • adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti;
    • nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto,
    • munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;
    • nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica.
    • aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;
    • comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, in caso di nuova elezione o designazione, i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; in fase di prima applicazione l’obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o designati;
    • vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità.

    Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a:

    a) la natura dei rischi;
    b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive;
    c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
    d) i dati relativi alle malattie professionali;
    e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.

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